lunedì 1 marzo 2010

Trieste, in viaggio verso un confine


Trieste è un porto italiano, è mare, colli, montagna, storia, architettura, è stata guerra e poi pace. Contesa da sempre e, per ragioni di storia naturale, una terra di passaggio e una città cosmopolita influenzata da tutte le culture che lì ci sono passate, prime tra tutte l'austiaca e la slava.


Ed è a Trieste che si ambienterà il prossimo viaggio che il Centro Culturle Ama l’italiano ha organizzato per voi e che ci vedrà passeggiare per le calli veneziane e poi, piano piano, ci porterà al confine che sempre ha influenzato l’italianità di quest'angolo del Bel paese, "terra di nessuno" dal 1947 al 1954.

L’interesse che il porto triestino esercita su noi amanti dell’Italia è poliedrico. In primis si viene catturati dalle viste sul bacino adriatico di immensurabile bellezza; dai colli sui quali si sviluppa l’urbe o dall’altopiano carsico -caratteristica zona naturale di questo confine- si scorge chiaramente il profilo della costa slovena da un lato e dall’altra parte quello che, seguito dall’immaginazione, porta il suo spettatore fino a Venezia. Passeggiando dal Molo audace ci accompagneremo alla scoperta della sua architettura, dei suoi castelli come Miramare che, semplice come elaborato dalla fantasia di un bambino, racchiude in sè una delle storie di passione più celebri della storia del primo '900 (quella di Carlotta del Belgio per Ferdinando Massimiliano D'Asburgo); respireremo la sua storia e quella di chi lì ci è passato, ci immergeremo nella sua atmosfera cosmopolita che ancora impregna la città e nella quale grandi letterati come Saba, James Joyce, Svevo, Rielke trovarono ispirazione. Trieste è una città ariosa, imponente e dotta, e merita non solo una visita di passaggio, ma un lento perdesi nei suoi colori.


Date del viaggio: dal 20 maggio (partenza in serata) al 24 maggio (ritorno), per informazioni sul programma dettagliato e sui costi contattare il Centro Culturale Ama l’italiano.


segreteria@centroamalitaliano.com


625724721

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